Ott 13, 2023 | Digital education
I social media hanno acquisito un ruolo centrale nelle vite dei giovani, dei preadolescenti e anche prima. Con un accesso così ampio alla tecnologia e al mondo virtuale, è fondamentale educare, tutti, i bambini e gli adolescenti in particolare, sul come stare online, e sull’importanza della sicurezza.
Da anni Le Nius frequenta le scuole e promuove l’acquisizione di competenze e conoscenze digitali, per informarsi, per vivere online, per non subire la rete e i suoi possibili rischi. Ecco perché siamo coinvolti anche in questo progetto che vorremmo presentarti:
ASAP A systemic approach to social media and pre adolescents through thinking skills education
L’era digitale e i preadolescenti
La crescente ubiquità dei dispositivi digitali ha reso i social media una parte inevitabile della vita quotidiana dei giovani. Sebbene questi strumenti possano essere incredibilmente utili per la comunicazione e l’apprendimento, comportano anche una serie di cambiamenti socio-culturali (nonché fisici e psicologici) e di rischi, tra cui il furto di dati personali e l’esposizione a contenuti inappropriati, la disinformazione, …
ASAP – SocialMediaKids.eu è un progetto europeo, Erasmus+, che Le Nius ha in corso assieme ad altri 8 partner europei, guidati da Fondazione Politecnico di Milano, in 5 paesi diversi. Il progetto ASAP è dedicato a sviluppare un modello educativo per i giovani preadolescenti, e gli adulti e tutta la comunità scolastica, che verta sul rafforzamento di competenze trasversali.
L’ obiettivo principale è fornire risorse e informazioni utili per garantire che i bambini e gli adolescenti possano vivere la loro socialità virtuale e navigare in modo sicuro nel mondo dei social media.
I punti chiave del progetto ASAP SocialMediaKids.eu
1. Educazione e consapevolezza: Il progetto si impegna a fornire risorse educative di alta qualità per insegnare ai giovani come riconoscere i pericoli online e come proteggere la propria privacy. Queste risorse sono progettate per essere accessibili e coinvolgenti, in modo che i giovani possano imparare in modo efficace e divertente.
2. Coinvolgimento dei genitori e della scuola: SocialMediaKids.eu riconosce che gli adulti, i genitori e la comunità educante, svolgono un ruolo fondamentale nell’educare sullo stare in rete, e la sicurezza online. Il progetto offre quindi anche risorse specifiche per la scuola e gli adulti, aiutandoli a comprendere il mondo online e a guidare i e le preadolescenti verso l’utilizzo responsabile dei social media.
3. Collaborazioni a livello europeo: Il progetto è un’iniziativa europea (Erasmus+) che coinvolge diverse organizzazioni, esperti e stakeholder in 5 paesi diversi. Questo consente di raccogliere una vasta gamma di conoscenze ed esperienze per affrontare le sfide legate alla sicurezza online e alle competenze messe in gioco in modo più completo ed efficace.
4. Risorse multilingue: SocialMediaKids.eu offre risorse in diverse lingue, il che lo rende accessibile a un pubblico più ampio in tutta Europa. Questo è cruciale per garantire che tutte le comunità possano beneficiare dell’educazione sulla sicurezza online.
Come partecipare
Se sei interessat* a coinvolgerti in questo importante progetto, puoi visitare il sito web ufficiale di SocialMediaKids.eu all’indirizzo https://www.socialmediakids.eu/ per ulteriori informazioni. Qui troverai risorse, guide e suggerimenti utili oppure scrivici a asap (@) lenius.it .
Riteniamo che sia fondamentale preparare le giovani e i giovani a navigare in modo sicuro nel mondo digitale e ad equipaggiarsi con maggiore spirito critico.
ASAP (SocialMediaKids.eu) si impegna a rendere questo obiettivo una realtà attraverso l’educazione, l’affiancamento, l’ascolto, la cocreazione di moduli, la consapevolezza e la collaborazione con le stess* preadolescenti e a livello europeo.
Contribuendo a questo progetto, puoi fare la differenza nella vita de* giovani, garantendo loro un futuro online più sicuro e responsabile.
Mar 31, 2023 | Digital education
La cittadinanza digitale è un tema sempre più importante in Italia, dato l’ampio utilizzo della tecnologia nella vita quotidiana. Essere cittadin* digitali consapevoli è fondamentale per navigare nel mondo digitale in modo sicuro ed efficace, evitando truffe e pericoli online.
Per fare in modo che i cittadini italiani acquisiscano le competenze necessarie per diventare cittadini digitali consapevoli,
noi dell’associazione Le Nius sosteniamo fortemente che l’educazione alla cittadinanza digitale e le competenze digitali diventino parte integrante del programma scolastico italiano.
È importante che gli studenti siano ben istruiti e comprendano temi come quelli della sicurezza online, la privacy e l’uso responsabile dei social media e dei contenuti online. In questo modo, potranno comprendere le implicazioni dell’uso della tecnologia nella loro vita quotidiana e crescere equipaggiati di spirito critico anche nell’uso dello smartphone nel navigare in rete.
Ma cosa significa esattamente essere un* cittadin* digitale consapevole?
In primo luogo, significa conoscere i propri diritti e doveri online.
Ad esempio, è importante sapere che il diritto alla privacy online è protetto dalla legge, e che l’uso delle tecnologie digitali dovrebbe essere sempre consapevole e responsabile. Inoltre, i/le cittadin* digital* consapevol* dovrebbero essere in grado di proteggere le proprie informazioni personali e di navigare in modo sicuro, evitando di diventare vittime di frodi o truffe online.
Dovrebbero avere la capacità di utilizzare gli strumenti digitali in modo creativo e innovativo. Questo significa avere la capacità di utilizzare software e applicazioni digitali per creare, comunicare e collaborare in modo efficace. L’uso di strumenti digitali può aprire nuove opportunità e orizzonti, sia nella vita professionale che personale.
Infine, dovrebbero avere una buona conoscenza dei rischi e delle opportunità dell’uso della tecnologia digitale. Ciò significa avere la capacità di comprendere le implicazioni delle tecnologie digitali sulla società e sull’economia, e di essere in grado di partecipare in modo consapevole al dibattito pubblico su questi temi. Quanto contribuisce a polarizzare il dibattito pubblico e condiziona le elezioni politiche di un Paese lo scambio che avviene sui social media? E le fake news?
In Italia, il governo ha avviato diverse iniziative per promuovere la cittadinanza digitale. Ad esempio, il piano nazionale per la formazione dei cittadini digitali prevede la promozione dell’uso consapevole della tecnologia digitale attraverso l’educazione e la formazione. Inoltre, sono stati creati diversi portali online, come il Portale della cittadinanza digitale legato all’APP IO, che forniscono informazioni e risorse per aiutare i/le cittadin* a diventare più consapevoli della loro presenza digitale.
Si tratta di un tema sempre più importante in Italia, che dovrebbe essere parte integrante del sistema scolastico italiano.
L’associazione Le Nius, già da diversi anni, interviene nel contesto scolastico e non solo per portare queste competenze e discuterne il loro uso nelle classi, a* docenti* e alle famiglie.
Grazie al progetto Digital Bees finanziato nell’anno accademico 2022-2023 dall’Otto per mille della Chiesa Valdese, solo in questo anno scolastico siamo riusciti a raggiungere (aprile 2023) 400 student*. Il progetto è attivo dal 2016, anno in cui l’associazione Le Nius, grazie ai suoi espert* ha iniziato ad entrare anche nelle scuole per discutere questi temi insieme alle classi e alla comunità educante.
Se vuoi saperne di più e chiederci di venire anche nella tua scuola scrivici subito!
info (at) lenius . it
La nostra collega Cinzia Peschechera in aula con una classe a lezione di blogging!
Mag 5, 2021 | Digital education
Continua, anche nel 2021, Digital Bees, il progetto di educazione alla cittadinanza digitale promosso dalla associazione Le Nius e finanziato dall’ 8xMille della Chiesa Valdese. Il progetto è dedicato ai giovani ragazzi e ragazze delle scuole medie e superiori, ai loro adulti di riferimento ed è nato per approfondire le competenze digitali, i temi delle fake news e dello stare in rete.
Come ogni anno il lavoro con i ragazzi è ricco di spunti e a fianco dei contenuti che proponiamo durante il percorso, ne troviamo per strada molti altri, che ci arrivano dai ragazzi stessi.
Curiosi, entusiasti, a volte schivi o addirittura spaventati da quello che succede online e sui social network, tutti loro
sono lo specchio di un mondo che cambia sempre più velocemente e che è – indiscutibilmente – sempre online.
Il coronavirus ha accelerato la trasformazione anche nel nostro Paese e, anche e soprattutto per questo, diventa determinante e imprescindibile dare ai ragazzi quelle competenze digitali di base per muoversi online in sicurezza, proteggendo se stessi e la loro privacy, mentre si avventurano nel vasto mondo della rete come cittadini digitali consapevoli.
Il percorso di quest’anno è iniziato con la Scuola Media Puecher, Istituto Rinnovata Pizzigoni di Milano. Qui con le terze medie abbiamo parlato di cos’è l’informazione, di come è fatta online, di cosa sono e come si possono riconoscere le fake news, con quali obiettivi vengono scritte e come possiamo evitare di diffonderle. E ancora di cosa sono privacy e copyright, dei meccanismi che governano i social network e di come si costruisce l’identità digitale.
Per chi Internet lo conosce da quando è nato, è più facile distinguere i vari pezzi che lo compongono. Un browser, la barra degli indirizzi, un articolo di giornale o di un blog, il post di un social network. Ma per i ragazzi, che sono nati in quest’era digitale, e che navigano soprattutto con il telefonino, Internet è un mondo spesso caotico, nel quale distinguere tra fatti e opinioni può essere complicato.
§La lezione che cerchiamo di passare attraverso gli incontri di Digital Bees, non riguarda soltanto le competenze digitali, ma lo sviluppo di un senso critico nel guardare Internet. Spingiamo i ragazzi a farsi domande davanti a quello che leggono o che vedono in foto e video. Insegniamo loro, anche se semplicemente, i meccanismi che governano la pubblicazione del materiale online, e diamo loro una marcia in più e gli strumenti giusti per affrontare la grande mole di informazioni e sollecitazioni che trovano in rete.
Parlare con i ragazzi, è sempre un’esperienza arricchente. Per loro, che imparano che la regola più importante quando si naviga su Internet è “accendere il cervello” e per noi e gli insegnanti, che impariamo a conoscere le nuove generazioni attraverso le loro identità digitali. Come passano il tempo, quali soddisfazioni trovano nella loro vita online e quali paure e sogni si nascondono nel loro comportamento in rete.
Anche quest’anno dalle attività sono nate molte conversazioni interessanti e discussioni vivaci. Molte riguardavano proprio l’identità digitale che per i ragazzi, al giorno d’oggi, ha un valore equiparabile a quello che ha la loro identità fisica e reale. Quello che mostrano online è infatti parte integrante di quel che sono e che vorrebbero essere. E anche loro sono indecisi tra la necessità di potersi esprimere liberamente, di raccontare le prodezze di cui sono protagonisti e anche le loro scelte anticonformiste, e il timore delle ripercussioni che le informazioni che condividono possono avere sulla loro vita presente e futura. Sicurezza, privacy, gestione delle informazioni sensibili in vista di una vita adulta e di un lavoro sono senz’altro stati i punti più stimolanti delle discussioni.
3F Scuola Media Puecher, Milano
Dalle lezioni nascono spesso materiali prodotti direttamente dai ragazzi e ragazze come nel caso della classe del corso di blogging della Scuola Media Puecher (un laboratorio interclasse) che ha approfittato degli incontri svolti insieme allo staff di Le Nius per scrivere un articolo sul blog della loro scuola in lingua inglese e sulle fake news! Un lavoro meraviglioso.
Il progetto Digital Bees, svolto in presenza o in DAD a seconda delle esigenze dettate dalla situazione sanitaria, coinvolge le scuole, ma anche ed in prima persona gli insegnanti che “prestano” le loro ore e le loro competenze all’approfondimento delle competenze digitali.
Il lavoro in aula viene svolto in sinergia con la materia, portando esempi ed esercizi specifici (glossario in inglese, scrittura di brevi articoli, etc) che possano essere elaborati in classe e a casa in collaborazione con l’insegnante di riferimento. Le attività, divise in moduli, permettono di cucire sulla classe il programma più calzante approfondendo argomenti diversi a seconda della necessità.
Sei un insegnante o un direttore scolastico interessato al progetto Digital Bees?
Contattaci per avere ulteriori informazioni a info (at) lenius.it
Mag 15, 2020 | Digital education
Il primo anno del progetto Digital Bees il nostro progetto di educazione alla cittadinanza digitale è stato un anno pieno di lavoro, e molte sorprese.
Siamo passati da aule scolastiche reali, con chiacchiere, esercitazioni e scambi di esperienze face to face con i ragazzi e i loro docenti, a aule virtuali.
A Ottobre 2019 infatti abbiamo regolarmente iniziato con gli incontri in aula in due scuole medie di Milano, la scuola media Istituto Vittoria Colonna e la scuola media Puecher, Istituto Rinnovata Pizzigoni.
Abbiamo lavorato con 8 classi terze, coinvolto in totale più di 300 studenti e studentesse e 15 docenti.
Gli incontri sono stati sempre molto interessanti. Ogni volta che affrontavamo un tema – le fake news, l’educazione in rete, dove finiscono i nostri dati, il progresso – si aprivano dei mondi di riflessione sull’uso che facciamo e che fanno i giovanissimi degli strumenti online, come social media, piattaforme di streaming, app di messaggistica istantanea. E sulle prospettive da cui li approcciamo.
Continua a leggere qui, sul blog della associazione.